Asterisco ha premiato l'On.le Domenico Amalfitano |
Il discorso di Giovanni Carriero Presidente Associazione Asterisco (del: 17/04/2022)
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Un caloroso saluto e un ringraziamento a tutti i presenti per la consueta attenzione che riservate al premio “Asterisco” ed alle numerose inizative svolte dall’Associazione che, anche in momenti così difficili, continua ad essere attenta alle istanze dei cittadini.
Mi sia consentito ricordare l’omaggio che l’associazione ha riservato alle vittime del covid, per il quale, in data 25 settembre 2021, si è svolta una manifestazione in cui è stato reso pubblico un monumento, posto davanti alla chiesa di Cristo Re, e a futura memoria dei martinesi scomparsi a causa della pandemia.
E’ doveroso annoverare come l'Associazione culturale Asterisco di Martina Franca, riservi un riconoscimento a quanti, conseguendo risultati di eccellenza, contribuiscono ad esaltare il nostro territorio rafforzandone il legame con le proprie origini.
Ricorre quest’anno la XII edizione del premio che, per consolidata tradizione, omaggia un personaggio del panorama nazionale ed internazionale..
L’elenco dei premiati si arricchisce partendo da: Rossella Brescia, Donato Carrisi, Padre Marino Gemma, Franco Punzi, Attilio De Razza, Teo Pizzigallo, Giacinto Gianfiglio, Antonio Maria Giovinazzi, Alba Fiorentino, Giuseppe Lupoli. Nella successiva XI edizione, in via eccezionale, si è voluto omaggiare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, volendogli riconoscere questo particolare tributo..
Tale circostanza ha costituito una specie di “edizione speciale” del Premio Asterisco, conferito al Presidente Sergio Mattarella in rappresentanza di tutti gli italiani, che in un difficile anno di pandemia hanno profuso sforzi immani e ai quali, stasera, vogliamo rivolgere il nostro sentito ringraziamento.
Potendo così ritenere di essere tornati a vivere una condizione di quasi normalità, quest'anno premiamo: l’onorevole Domenico Maria Amalfitano.
Il professor Amalfitano ha rappresentato per il nostro territorio un fulgido esempio di uomo politico attento, sensibile e lungimirante.
Quando ho consultato in internet la sua biografia, su Wikipedia ho trovato: “politico e insegnante italiano”. La cosa mi ha particolamente incuriosito e coinvolto per essere accomunato da analoga esperienza, almeno per quel che riguarda l’insegnamento.
La carriera politica dell’onorevole Amalfitano è nota quasi a tutti ma mi sia consentito ricordarla anche per sommi capi: 15 anni (dal ’76 al ’92) di onorata presenza in Parlamento per quattro legislature con incarichi svariati di componente delle Commissioni: Istruzione, Agricoltura e Foreste, Lavoro e previdenza sociale, Parlamentare d’inchiesta sulla condizione giovanile, nonchè ripetutamente sottosegretario alla Pubblica Istruzione.
Non meno rilevante continua ad essere l’impegno sociale incessantemente profuso nell’associazionismo di estrazione cattolica, ne cito alcuni: Croce Rossa Italiana,
Accademia degli studi storici di Aldo Moro, Centro cultura “Lazzati” - Università Cattolica del Sacro Cuore di Taranto, associazione “benessere equo e sostenibile”.
Ma la cosa che maggiormente colpisce ed affascina del pensiero dell’uomo politico, sin da quando lo ascoltavo nei vari interventi degli anni ‘70 e ‘80, è costituta dalla fiducia che ripone nelle nuove generazioni e nel valore formativo della scuola.
Allora da” insegnante italiano”, avverto l’obbligo di chiederci come si possa ancora oggi prepararsi al futuro. Voglio credere che potremo continuare a trovare quel margine di affermazione del valore formativo in grado di rilanciare nuove prospettive.
Il valore della cultura, appresa anche attraverso la DAD di questi due ultimi anni, dovrà consentire di formare soggetti politici che potranno contribuire alla riscoperta di un “pensiero forte” nel riferimento ai principi della Costituzione, del Pensiero sociale della Chiesa e delle varie dichiarazioni sui Diritti dell’uomo.
Vi è oggi più che mai la necessità di ripartire dovendo recuperare valori culturali fondamentali come la difesa della politica intesa come governo della “polis” e per il cui potere in democrazia, essa costituisce un costo che tutti dobbiamo sostenere.
Scrive Montesquieu: “La corruzione dei governi comincia sempre dalla corruzione dei princìpi”. I princìpi sono indispensabili perché indicano la direzione verso cui andare per realizzare il “bene comune”, inteso come il bene di tutti gli uomini”.
Sono i principi, quelli propugnati dalla Costituzione italiana che ci è fatto obbligo di attuare e tutelare, quelli che costituiscono la base per tutti gli altri (specie quelli dei primi 12 articoli). Sono i principi che in uno Stato possono realizzare l’uguaglianza tra i cittadini al fine di ottenere il rigoroso rispetto della persona e creare più ampie condizioni di libertà. Tutti questi principi sono conseguibili solo attraverso l’affermazione di una stabilità istituzionale derivante da una solida democrazia; cosa peraltro sancita dal vertice di Copenaghen del 1993.
Serve ribadire il principio pacifista dell ’articolo 11, esso dice: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Sentirsi responsabili della necessità di coltivare la democrazia non può prescindere dall’ideale di affermare la pari dignità sociale dei cittadini.
Chiudo riportando un pensiero del tarantino Prof. Roberto Pane: “Spetta alla cultura ed al gusto degli uomini responsabili l’individuazione delle cose da tutelare e la misura della tutela della stessa”.
Vogliamo stasera rivorgerLe un sentito ringraziamento per continuare a costituire emblema e testimonianza di promozione della cultura per lo sviluppo democratico della società e delle nuove generazioni. Auguro a tutti di riuscire a ritrovare una visione positiva del futuro che consenta di guardare avanti con rinnovato entusiasmo sapendo di avere sempre affianco un compagno di viaggio eccezionale.
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