Asterisco ha premiato l'ing. Giacinto Gianfiglio |
Il discorso di Giovanni Carriero Presidente Associazione Asterisco (del: 29/12/2016)
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L'Associazione culturale Asterisco di Martina Franca, che mi pregio di rappresentare, si compone di uomini e donne impegnati in percorsi di partecipazione alla vita sociale, intesi come servizio da offrire ai cittadini.
Tra le numerose iniziative che contraddistinguono l’associazione, va sottolineato il particolare contributo nel riconoscere il talento di quanti, dalle estrazioni e dagli ambiti di interesse più disparati, conseguendo risultati di eccellenza, esaltano il nostro territorio anche per il legame indissolubile che li accomuna.
Grazie anche a questo impegno, quest’anno siamo giunti alla VII edizione del premio che, ormai, per consolidata tradizione, omaggia un personaggio del panorama nazionale ed internazionale.
Dopo Rossella Brescia, Donato Carrisi, Padre Marino Gemma, Franco Punzi, Attilio De Razza, Teo Pizzigallo, premiati nelle precedenti edizioni, quest'anno premiamo: Il concittadino Ing. Giacinto Gianfiglio.
Giacinto, è con particolare piacere e ammirazione che ti ringrazio per aver accolto il nostro invito, potendoci concedere di fornire ai presenti un motivo di profonda riflessione e di piacevole interesse per quanto appartiene alla tua esperienza umana e professionale.
Chi è Giacinto Gianfiglio? Per i pochi che non dovessero conoscerlo è innanzitutto un martinese cresciuto con sani principi morali, inculcati dalla famiglia (figlio di insegnante elementare), dall’associazionismo cattolico (parrocchia Cristo Re) e dallo sport. Molti ancora, ricordano a Martina, che era una ottima ala sinistra (personalmente sono stato dribblato alla grande in qualche torneo di calcio organizzato dal compianto Prof. Fasano), ma ricordo anche che era un ottimo velocista. Ha affrontato tutto, sempre, con impegno e dedizione, conseguendo risultati brillanti. Il più bravo a scuola, il più bravo a Torino dove si è laureato in Ingegneria Nucleare col massimo dei voti, l’amico generoso e diponibile che ha subito accettato l’invito. Semplicemente: un esempio per tutti.
La sua eccezionale carriera comincia con una parentesi in Aeritalia (oggi Thales-Alenia Space Torino) occupandosi del “Controllo termico” di varie missioni (ITALSAT, IRIS, SPACEHAB, HERMES). Nel 1989 comincia la sua avventura in ESA, nella posizione di Structure/Thermal, Control/Mechanisms System Engineer per il Solar Terrestrial Science Program fino al lancio della missione CLUSTER del 01 Giugno 1996.
Il passaggio successivo è quello della missione ROSETTA, nella quale riveste l’incarico di Lander Principal System Engineer che ricopre fino a Dicembre 1999, momento in cui gli viene affidata la gestione del programma degli External Payloads della International Space Station (ISS). In quella posizione gli viene affidata la responsabilità di numerosi payloads della ISS quali SOLAR, EXPORT, EuTEF, ACES e del Columbus External Payloads Adapter (progetto in cooperazione con la NASA).
Ma è nel 2004 che comincia la grande avventura, ossia quella con ExoMars, Phase B Manager, posizione che ricopre tuttora come incaricato di ExoMars System and Orbiter Manager insieme a quello di Deputy Project Manager.
Giacinto è anche la persona attenta alle nuove generazioni, sensibile alle trasformazioni culturali dei giovani che cattura con la sua modestia, ma che affascina con la “curiosità del suo sapere”.
Alla domanda rivoltagli tempo fa circa cosa lo affascinasse di Marte, ha risposto:
Vorrei premettere che sono affascinato dall’esplorazione in generale. Penso che l’esplorazione del nostro pianeta sia stato un elemento fondamentale del progresso dell’umanità e che l’esplorazione spaziale sia l’evoluzione naturale di questo processo per allargare la frontiera della ricerca scientifica e tecnologica dal nostro pianeta al Sistema Solare ed oltre. Di Marte mi affascinano le numerose similitudini con la Terra ed i suoi misteri che, una volta svelati, potrebbero darci delle risposte su come la “vita” possa essersi formata (ed evoluta) sulla Terra e, quindi, fornire indicazioni su come pianificare future missioni “umane” sul Pianeta rosso.
Per stasera mi sia consentito l’aforisma: dall’astro Marte all’Asterisco di Martina.
Giacinto è un’eccellenza ”galattica”.
Il lander di atterraggio della missione su Marte ha preso nome dell’astronomo italiano “Schiaparelli”. Giovanni Virginio Schiaparelli, direttore dell’osservatorio Astronomico di Brera è appunto famoso per gli studi sul pianeta Marte e tra le sue pubblicazioni spicca quella dal titolo “la vita su marte".
Facendomi interprete di tanti non posso non chiederti: ma la vita su Marte esiste? Ma più in particolare: alcuni terrestri sono già marziani o potrebbero aspirare a diventarlo?
Due satelliti particolari come Deimos (terrore) e Phobos (paura) sono così insignificanti come tanti terrestri che invece pensano ancora di essere al centro dell’universo?
O forse sarebbe meglio mandare tanti egocentrici su Marte perchè si rendano conto che la gravità è un fatto relativo e quindi ci si possa ridimensionare passando da 9,81 a 3,71 m/s2.
Sofismi mentali, mi rendo conto, per un scienziato come te, che da tempo ha rivolto lo sguardo ad una dimensione più ampia, ma anche più umana.
Ci basta allora che tu ci delizi con le immagini e i video che con tanto scrupolo hai voluto raccogliere per noi.
L’associazione Asterisco e la cittadinanza intera ti riconoscono il tributo di martinesità che fornisci quotidianamente con le virtù di uomo sapiente e tenace.
Grazie per averci fornito, da stasera, la possibilità di cogliere nella profondità dell’universo ciò che può scoprirsi nell’universo di ciascuno.
Grazie
Giovanni CARRIERO
Presidente Associazione Asterisco
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