Cosa succede ai nuovi sottopassi ferroviari di Via Alberobello e Via Carmine? |
Asterisco tiene alta l’attenzione e chiede spiegazioni sul ritardo nella consegna dei lavori (del: 09/08/2011)
|
Occorre richiamare l’attenzione dell’opinione generale sulla esigenza di una verifica-confronto che possa risultare propositiva e chiarificatrice in merito ai sottopassi ferroviari di Via Alberobello e Via Carmine.
Si tratta di un’opera che si sarebbe dovuta ultimare lo scorso maggio, e più precisamente il 30.04.2011, data di ultimazione lavori ufficiale, come da cartello affisso all’esterno del cantiere. Tempo utile di consegna, come da cartello affisso: 177 giorni naturali e consecutivi. Data di effettivo inizio lavori: circa 60 giorni dopo quella prevista.
La storia sull’esecuzione delle opere in questione pone degli inquietanti interrogativi, oltre che un evidente disagio per coloro che sono costretti ad utilizzare le precarie e pericolose alternative viarie.
In un primo periodo (gennaio-febbraio) venivano eseguite perforazioni per la posa in opera di pali necessari a sostenere un primo sottopasso. A giugno 2011 venivano realizzate ulteriori perforazioni per la posa in opera di altri pali, forse necessari per sostenere un raddoppio del sottopasso.
Il raddoppio (praticamente due ponti affiancati ed interrotti da un franco centrale) possono trovare giustificazione solo se si possa aver pensato di raddoppiare la linea ferroviaria.
Allora sorgono spontanee alcune domande. E’ possibile ammettere che sia mai realizzabile un raddoppio della tratta ferroviaria Taranto-Bari e/o anche Taranto-Lecce delle ferrovie Sud-Est, attesa la forte antropizzazione del nostro territorio?
Ma soprattutto può mai giustificarsi la realizzazione di un’opera così imponente (costi/benefici) per un servizio che si caratterizza per una utenza relativamente bassa?
Ed ancora, quali sono gli interventi di qualificazione delle strade Alberobello e Carmine (tratti tra gli interventi e il centro abitato) previsti in ambito comunale perché questi sottopassi non diventino dei pericolosi “imbuti”?
Cosa prevede il piano stradale nei punti di intersezione dei sottopassi, così come previsto dal protocollo di intesa che si sarebbe dovuto sottoscrivere? Non ultimo, con quale procedura comunicativa si sono avvisati i proprietari dei fondi interessati dalle opere?
Queste domande, che si ritiene doveroso porre con allargamento all’intera collettività, necessitano da parte di chi di dovere, di risposte chiare, condivisibili e giustificate da un punto di vista tecnico e politico-amministrativo.
Il problema della viabilità cittadina è un problema serio che necessita dell’attenzione che si merita. Il tutto sarebbe dovuto essere accompagnato da una maggiore concertazione tra amministrazione comunale (oggi commissariata) e governo regionale affinchè si potesse evitare il ripetersi di quanto accaduto per la SS 172, in cui ritardi amministrativi e lungaggini burocratiche non consentono una immediata realizzazione delle opere poste in progetto.
|
Torna alla sezione News |
|
|
|
Iscriviti alla newsletter:
|
|
|