Martina maglia nera della raccolta differenziata |
In Puglia è 231esima, peggio solo altri otto Comuni (del: 03/11/2012)
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La hit parade della raccolta differenziata in Puglia stilata dalla testata giornalistica online ElezioniMartina.it racconta il fallimento delle politiche negli ultimi 10 anni in materia di rifiuti a livello locale. La graduatoria messa a punto dal sito internet mostra le conseguenze di un servizio di raccolta perennemente in proroga e basato su un contratto (decennale) di appalto scaduto nel 2002 (è stato sottoscritto nel lontano 1992) e del mancato avvio della gestione unica (tra più Comuni) della gestione dell'immondizia (nel 2006 il Decreto Ronchi ha introdotto le Autorità d'ambito). La cittadina itriana con il suo 4,03% di differenziata (i dati si riferiscono ad agosto 2012) "è al 231/mo posto su 239 Comuni pugliesi- spiega ElezioniMartina.it - che hanno fornito alla Regione" i dati. "Vi sono poi 19 Comuni che non hanno neppure comunicato le rispettive situazioni in merito allo smaltimento dei rifiuti. Ma il dato martinese, assolutamente lontano da qualcosa di accettabile, è comunque molto chiaro: c'è da lavorare parecchio per arrivare a Rutigliano, primatista in campo regionale con il 79,09 per cento (dati relativi a maggio 2 01 2 ) ".
L'inerzia degli anni scorsi ha prodotto questi effetti, mentre oggi il provvedimento col quale la Giunta guidata da Nichi Vendola ha approvato i 38 Ambiti di raccolta ottimale (articolazioni interne degli Ato) rischia di dilatare a dismisura i tempi (il condizionale è d'obbligo) di realizzazione del nuovo servizio perché non tiene conto della proposta di dar vita ad un organismo tutto locale avanzata nei giorni scorsi dagli attuali governanti di Martina. La Regione ha inserito la città della Valle d'Itria nel perimetro dell'Aro numero 2 della Provincia di Taranto (che come noto è stata accorpata a quella di Brindisi) stabilendo che la stessa debba rientrare nel perimetro comprendente Crispiano, Palagianello, Mottola, Statte e Laterza, enti coi quali il primo cittadino e l'assessore all'Ambiente Stefano Coletta dovranno confrontarsi.
Fonte
Francesco Santoro
Corriere del Giorno
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