La rotatoria di via dello Stadio può essere il primo passo per ripensare l’area |
Il Comune dispone già di progetti che prevedono la riqualificazione del centro servizi, dello stadio e di piazza d’Angiò (del: 23/11/2012)
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Nell’aprile del 2009 l’amministrazione comunale aveva affidato a due professionisti un incarico per la predisposizione dell’analisi dello stato di fatto e di uno studio propedeutico alla redazione del documento preliminare di progettazione dei lavori di rifunzionalizzazione del Centro Servizi per il Tessile in Piazza D’Angiò.
I tecnici si resero conto fin dalle prime battute che non è sufficiente, per una efficace rifunzionalizzazione della struttura architettonica, produrre semplicemente la documentazione specifica per attivare il collaudo tecnico amministrativo necessario e, ancora oggi, non ottenuto dall’amministrazione.
Per evitare una rifunzionalizzazione “mutilata” i due architetti in questione, forti della loro competenza in ambito urbanistico, si proposero all’amministrazione, in allegato all’incarico principale per il quale erano stati incaricati, una possibile bozza di soluzione rigenerativa urbana che avrebbe consentito all’unica piazza contemporanea di Martina di strutturarsi tipologicamente in termini più concreti accogliendo all’interno di una rinnovata matrice urbanistica lo scadente involucro edilizio del Centro servizi.
L’idea fondante era quella di fornire Martina, così come avviene in tante cittadine europee, più all’avanguardia in campo urbanistico e paesaggistico, di un polo direzionale con una forte caratterizzazione pedonale e con l’inserimento di rotatorie, sottopasso e parcheggi di scambio, torri ufficio, residenze, verde pubblico e non ultima una memoria monumentale (che sarebbe diventata, come la storia dell’arte insegna, cardine generatore e caratterizzante di uno spazio urbano aperto).
Entrando più nel dettaglio in una eventuale esecutività dell’intervento, sarebbe stato auspicabile un allargamento dell’operazione di rigenerazione urbana anche all’area del vecchio stadio comunale.
Si andrebbe, così, a dotare la città, su un’area di oltre due ettari e mezzo, di un sistema di servizi unico nel suo genere ed in più a pochi passi dal centro antico.
E se poi tutta questa operazione nascesse da un importante concorso internazionale di architettura, la nostra città, nel giro di pochi anni, avrebbe prodotto per la sua comunità un ulteriore bene monumentale che storicizzandosi e diventando bene culturale, in aggancio con tutto il resto, avrebbe arricchito, sotto tutti i profili, le future generazioni di martinesi.
Questo progetto sopra descritto, i relativi disegni, sono già a disposizione del Comune sin dal 2009 e rappresentano un importante punto di partenza per coloro che volessero approcciare a tale questione.
Ecco perché l’Associazione Asterisco è convinta che occorra un piano strutturato per l’area in questione e che, a proposito della realizzazione della rotatoria all’incrocio tra via dello stadio e via del Tocco, sia necessaria una concertazione tale da rendere l’intervento davvero risolutivo.
Non è una semplice circonferenza di compasso a migliorare la viabilità cittadina in quel punto che potrebbe davvero rappresentare il primo passo per un serio ripensamento dell’intera area.
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