L’Unione dei Comuni, per snellire l’attività degli Enti |
Abolizione delle province e sviluppo del territorio eliminando i costi inutili della burocrazia (del: 06/08/2014)
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La nascita dell’Unione dei Comuni della Valle d’Itria comporterebbe, senza alcun dubbio, anche una notevole riduzione dei costi legati al funzionamento dell’intera attività amministrativa dei vari enti coinvolti, con l’eliminazione delle province.
Un percorso condiviso sulla base delle disposizioni contenute nella Legge Regionale 1 agosto 2014, N. 34 “Disciplina dell’esercizio associato delle funzioni comunali” e guardando agli obiettivi di efficienza nonché di sviluppo integrato del territorio che sappiano utilizzare al meglio la nuova programmazione europea.
Si potrebbe pensare alla costituzione dell’Ufficio Tecnico della Valle d’Itria, ma anche all’approvazione di un piano intercomunale dei Comuni che istruisca le pratiche edilizie riguardanti il territorio della Valle d’Itria”. Tra le altre idee anche un’unica commissione paesaggistica, una polizia intercomunale nell’agro, un servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, un comune servizio Trasporto Scuolabus, Sistema Turistico Territoriale, servizi sociali, ecc.
L'unione di comuni è un ente territoriale italiano di secondo grado. L'ente è costituito da due o più comuni per l’esercizio congiunto di funzioni specifiche a esso delegate. Il suo ambito territoriale coincide con quello dei comuni membri; è dotata di autonomia statutaria nell’ambito dei principi fissati dalla Costituzione e dalle norme comunitarie, statali e regionali.
Le unioni di comuni, quindi, sono enti locali costituiti da due o più comuni di norma contermini, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza. L'atto costitutivo e lo statuto dell'unione sono approvati dai consigli dei comuni partecipanti con le procedure e la maggioranza richieste per le modifiche statutarie. Lo statuto individua gli organi dell'unione e le modalità per la loro costituzione e individua altresì le funzioni svolte dall'unione e le corrispondenti risorse.
Il presidente dell'unione scelto tra i sindaci dei comuni interessati e deve prevedere che altri organi siano formati da componenti delle giunte e dei consigli dei comuni associati, garantendo la rappresentanza delle minoranze.
L’obiettivo è quello di promuovere e concorrere allo sviluppo socio-economico dei Comuni, favorendo la partecipazione dell'iniziativa economica dei soggetti pubblici e privati alla realizzazione di strutture di interesse generale, valorizzando il patrimonio artistico dei centri storici e le tradizioni culturali.
Si punterebbe a favorire la qualità della vita dei cittadini per meglio rispondere alle esigenze connesse al completo e armonico sviluppo della persona.
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