Asterisco ha premiato il Prof. Teo Pizzigallo |
Il discorso di Giovanni Carriero Presidente Associazione Asterisco (del: 01/02/2016)
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Un cordiale saluto ai presenti per l'ormai consueto calore che ci riservate annualmente in occasione di questo evento.
E' doveroso rimarcare come L'Associazione culturale Asterisco di Martina Franca sia composta da uomini e donne che quotidianamente sono impegnati in percorsi di partecipazione alla vita sociale, intesi come servizio da offrire ai cittadini.
Essa continua a perseguire l'obiettivo della valorizzazione di quanti dalle estrazioni ed dagli ambiti di interesse più disparati, contribuiscono all'affermazione del nostro territorio e delle nostre origini.
Grazie anche a questo impegno siamo giunti alla VI edizione del premio che, ormai, per consolidata tradizione, omaggia un personaggio del panorama culturale nazionale ed internazionale.
Dopo Rossella Brescia, Donato Carrisi, Padre Marino Gemma, Franco Punzi, Attilio De Razza, premiati nelle precedenti edizioni, quest'anno ci pregiamo di premiare: Il concittadino Prof. Matteo PIZZIGALLO.
Teo, è con particolare piacere e ammirazione che ti ringrazio per aver accolto il nostro invito, potendoci concedere di fornire ai presenti, un motivo di profonda riflessione sugli scenari internazionali che vanno configurandosi in questo ultimo periodo e, sulle implicazioni socio-economiche che stanno determinando.
E indispensabile, per i pochi che non dovessero conoscerlo, che riporti solo alcune notizie di carattere biografico. E' figlio d'arte, entrambi i genitori docenti e studiosi di Martina. Al papà prof. Michele, dispiaciuto di non essere presente e, al ricordo della mamma, prof.ssa Grazia Speciale, vorrei fosse rivolto un caloroso applauso. Grazie
Matteo Pizzigallo è professore ordinario di storia delle relazioni internazionali presso il dipartimento di scienze politiche dell’università”Federico II” di Napoli e presso l’accademia dell’aereonautica militare di Pozzuoli.
Svolge attività didattiche presso la scuola Ufficiali Carabinieri di Roma.
Giornalista pubblicista, dirige l’Osservatorio sul Mediterraneo, portale dell’istituto di studi politici “San Pio V”.
E’ opinionista di riferimento per la politica internazionale della RAI; TG1 (unomattina) e Radio Vaticana.
Fornisce un apporto insostituibile sull’andamento dell’economia del Mediterraneo; studioso infatti di diplomazia economica e degli aspetti politico-internazionali dell’approvvigionamento energetico, conduce studi e ricerche anche sulla politica Mediterranea e sulle relazioni fra l’Italia e i Paesi Arabi.
E’ autore di oltre 50 pubblicazioni (monografie, contributi in volume ed articoli su riviste).
Tra i suoi lavori nell’ultimo quinquennio:
• “Il ponte sul Mediterraneo, le relazioni fra l’Italia ed i paesi arabi rivieraschi”( Roma 2011).
• “L’ Italia e le monarchie petrolifere del Golfo” (Roma 2012).
• “La politica araba dell’Italia democristiana” (Milano 2013).
• “Sulla via di Samarcanda. Le relazioni fra l’Italia e le repubbliche ex sovietiche dell’Asia Centrale” (Roma 2014).
• “La profondità strategica della Turchia e il Medio Oriente che verrà” (Roma 2015).
Vorrei soffermarmi in maniera particolare su qualche contenuto del tuo libro:“Il ponte sul Mediterraneo” che sottolinea il ruolo dell’Italia in relazione ai paesi arabi negli ultimi 20 anni, compresi fra la caduta del “muro” e l’elezione del presidente Barack Obama.....Il cui argomento si rivela particolarmente attuale.
L’Italia, teatro di cambiamenti e trasformazioni del sistema partitico; l’Italia spettatrice, spesso inerme dei cambi di guardia a Palazzo Chigi e alla Farnesina; l’Italia lacerata da problemi economico-sociali sempre più complessi, irrisolvibili o mai risolti; l’Italia collocata in un quadro di sostanziale fedeltà ai vincoli atlantici ed europei; l’Italia però instancabilmente fedele alla sua tradizionale politica mediterranea, stabilmente ispirata, come Teo stesso scrive, alla “diplomazia dell’amicizia”, che passa inevitabilmente attraverso canali di comunicazione e di dialogo.
E ancora leggiamo...”si è levato il vento impetuoso delle rivolte popolari che hanno travolto anche presidenti ritenuti intoccabili e protagonisti della scena mediorientale....” Protagonisti anche di molte pagine di questo libro, attuale quanto mai perchè costituisce stabilmente un cartello indicatore, rimasto in piedi nonostante tutto, a rimarcare, oggi più che mai, la necessità dell’apertura, del dialogo e della comprensione reciproca.
Un vero e proprio intramontabile insegnamento di vita, di educazione alla legalità ed alla crescita dell’individuo.
Un parametro a cui rapportarsi in famiglia, nei piccoli, nei grandi gruppi, nelle relazioni sociali, nelle relazioni umane, relazioni nelle quali si rende indispensabile l’ascolto perchè, così come dici in un’intervista per Extramagazine:...”.ogni volta che si tenta di soffocare o peggio si soffoca con la violenza la voce di un intellettuale, chiunque esso sia, qualunque cosa dica, si spegne sempre un frammento di libertà.”...
Troppe pagine di storia scrivono che ciò è accaduto; le pagine di storia che stiamo costruendo ancora e ancora lo racconteranno e probabilmente poi ci sarà bisogno di ricordare, di non dimenticare, cosa??
Sempre gli stessi errori dell’uomo dettati dalla brama di potere e dalla cupidigia?
Dal diario di Anna Frank:
... “E’ un gran miracolo che io non abbia rinunciato alle mie speranze. Le conservo ancora, nonostante tutto, perchè continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, partecipo al dolore di milioni di uomini....eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà.”...
Ma l’inferno e il paradiso non sono forse anche degli “ stati mentali”??
E’ difficile liberarsi dallo spettro dell’egoismo, dalla perfidia e dal dolore.....
Difficile, ma non impossibile.
Penso che le tue pagine rappresentino la speranza dell’uomo in grado di scegliere la strada che oltre 2000 anni fa ci fu indicata e che noi abbiamo il dovere di ricordare.
E’ per questo barlume di speranza che noi ti vogliamo dire grazie.
Il mondo, noi, abbiamo bisogno di credere che le soluzioni ai grandi problemi possano esistere e magari non sono lontane, se abbiamo “occhi per guardarle”.......
Grazie
Giovanni CARRIERO
Presidente Associazione Asterisco
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