A Martina inaugurato il Museo MuBa |
L'arte come strumento didattico e formativo per educare e appassionare (del: 21/10/2016)
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Il Museo della Basilica di San Martino ha finalmente e ufficialmente spalancato le sue porte, dopo l’apertura ufficiosa della scorsa estate grazie alla quale numerosi visitatori hanno già potuto apprezzare le bellezze custodite nel MuBa, all’interno di Palazzo Stabile, nel centro storico di Martina Franca e a ridosso della splendida Basilica di San Martino.
Un percorso espositivo ricco di storia e di bellezza che raccoglie collezioni di arredi liturgici di altissima fattura e documenti di storia, ora fruibili in esposizione museale.
“È un grande servizio alla cultura in generale – ha detto l’Arcivescovo di Taranto Mons. Filippo Santoro – all’arte e anche alla fede, perché nel MuBa si uniscono le testimonianze della storia, della tradizione e della vita. È una ricchezza per Martina Franca e per l’Arcidiocesi di Taranto, ma è anche una testimonianza di come sia possibile, attraverso l’impegno di Don Franco Semeraro, non disperdere un patrimonio e renderlo fruibile da parte della gente, lasciando una traccia positiva e costruttiva anche in tempi di crisi”.
Il MuBa arricchisce il sistema dei musei che, all’interno della Diocesi, vede come capofila il MuDi, Museo Diocesano di Taranto.
“I due musei sono legati da un intreccio tra fede e cultura, arte e bellezza – ha detto ancora Mons. Santoro – perché la bellezza è essenziale per avvicinarci a Dio e ci spinge a impegnarci nel quotidiano per valorizzare il passato, per vivere bene il presente e per avere speranza nel futuro”.
La proposta culturale del MuBa nasce dalla collaborazione tra la Coop.Teuthra e Swapmuseum che scaturisce dall'utilizzo dell'arte come strumento didattico e formativo per educare e appassionare grandi e piccini al patrimonio culturale e alla storia del territorio.
Numerose le opere custodite all’interno del MuBa. Un reliquario di Santa Martina che nel 1700 fu dichiarata patrona minore di Martina Franca. Sembra che Santa Martina fosse invocata contro i fulmini, contro i terremoti. Si ricorda un grande terremoto che distrusse mezza Massafra e allora i martinesi si rivolsero a Santa Martina e Martina Franca non fu quasi toccata, e in quell’occasione Innico Caracciolo donò alla collegiata questo spettacolare reliquiario. Una storia bellissima è legata ad un anello esposto al MuBa, a quello che Paolo VI il 7 dicembre 1965 alla fine del Concilio regalò a tutti i vescovi che vi parteciparono. Di Martina Franca c’erano 3 vescovi: Motolese, Margiotta di cui è l’anello, e Semeraro. Poi sono presenti delle icone, e quella di fine ‘700 su cui c’è una curiosità delle tante. “Un signore che poi è il padre del cantante Jovanotti - ha detto il Parroco della Basilica don Franco Semeraro - mi vendette un’icona russa che è la Madonna di Kazan, con ‘riza’ cesellata con perline, con un volto bellissimo, un’icona preziosissima”.
Una Basilica bellissima, ha detto Barbara Jatta, Vice Direttore dei Musei Vaticani. “Un museo moderno realizzato con dei parametri e dei criteri da museo contemporaneo, allestimento ineccepibile sia dal punto di vista conservativo che da quello della disposizione con molta varietà di opere, dalla quadreria, ai paramenti, all’iconografia e agli oggetti liturgici. Il turismo legato alla tradizione – ha detto ancora Barbara Jatta – è la chiave vincente della Puglia, come lo deve essere anche in altre zone di Italia”.
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